Proseguono le iniziative per la preparazione dell’XI Tavolo Nazionale sui Contratti di Fiume in programma per fine anno. Grande interesse e partecipazione si è registrata quest’oggi allo Spazio Europa di Roma da parte di numerosi rappresentanti del mondo delle istituzioni, della ricerca e dell’associazionismo che si sono incontrati per discutere del contributo dei Contratti di Fiume alla gestione dei bacini idrografici. I lavori sono stati aperti dalla direttrice Gaia Checcucci della direzione per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente, che ha evidenziato come i Contratti di Fiume siano degli strumenti strategici per l’attuazione dei programmi e delle misure dei Piani di gestione delle Acque e Piani di Gestione Rischi Alluvioni approvati nel 2016. Lo scorso anno infatti si è avviata una riforma di semplificazione che ha visto la costituzione e l’avviamento delle Autorità di bacino distrettuali, organi deputati al governo dei distretti idrografici.
“La riforma delle Autorità di Bacino – spiega la direttrice – è una rivoluzione che consente una significativa semplificazione che si evidenzia con una gestione più efficace delle risorse naturali in primis acqua e suolo. È importante ora – ha continuato Checcucci – valorizzare e governare le esperienze maturate con i Contratti di Fiume per avviare, attraverso la partecipazione e la condivisione, l’attuazione di programmi di misure in linea con la pianificazione di distretto al fine di perseguire obiettivi di miglioramento ambientale e di prevenzione e gestione dei rischi. I Contratti di Fiume – ha precistato la direttrice – non sono un nuovo atto di pianificazione, né tantomeno un nuovo livello decisionale, ma rappresentano un processo di governance basato sull’interazione sinergica tra gli stakeholder che attua le misure win win previste dalle direttive europee in materia di gestione delle acque e gestione rischi alluvioni. E di fatto attuano, attraverso il coinvolgimento di più soggetti e per mezzo di una gestione partecipata, la pianificazione di distretto a scala di maggior dettaglio al fine di perseguire la tutela e corretta gestione delle risorse idriche. Oltre alla valorizzazione del territorio e dell’ecosistema fluviale contribuendo allo sviluppo locale del territorio con azioni sostenibili in termini ambientali, sociali ed economici”.
Su impulso del Ministro Galletti sarà istituito entro la fine dell’anno un Osservatorio nazionale sui “Contratti di Fiume” per favorire la loro corretta applicazione, ponendo il ministero nel ruolo di riferimento nazionale e di guida, con una banca dati per seguirne l’evoluzione e conoscerne punti di forza e debolezza, favorendo scambi e collaborazioni tra le varie esperienze italiane.
I Contratti di Fiume saranno anche un tema centrale della Conferenza mondiale dei grandi fiumi, che si terrà a Roma dal 23 al 25 ottobre prossimi, in cui rappresentanti di corsi d’acqua di tutti i Continenti metteranno a confronto idee e sfide quotidiane per combattere gli effetti dei mutamenti climatici, del dissesto idrogeologico, dell’inquinamento e della siccità, come anche dei conflitti per l’accesso all’acqua.