Il disegno di legge di bilancio per il 2018 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre e nei prossimi giorni sarà trasmesso al Senato dove inizierà l’iter parlamentare. In linea con gli obiettivi programmatici indicati nella Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (DEF), il ddl di bilancio prosegue la strategia di politica economica del governo mirata a rafforzare la crescita inclusiva e l’occupazione e ad aumentare gli investimenti, e allo stesso tempo consente di rispettare gli impegni di finanza pubblica assunti con le istituzioni europee, ossia la riduzione del disavanzo strutturale dello 0,3% e il calo del rapporto deficit/pil all’1,6%. Nel complesso gli interventi mobilitano risorse pari a 20,4 miliardi di euro nel prossimo anno. Le coperture derivano, per 9,5 miliardi, da misure di efficientamento della spesa e maggiori entrate in gran parte provenienti dalla lotta all’evasione fiscale. La parte restante, pari a 10,9 miliardi, rappresenta l’effetto espansivo della manovra sul bilancio.
L’intervento principale è la disattivazione totale delle clausole di salvaguardia, che evitano l’aumento delle aliquote Iva e delle accise per un ammontare di 15,7 miliardi. L’avvio della disattivazione degli aumenti era avvenuto con il decreto fiscale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre 2017, che ha reperito 850 milioni.
La manovra prevede inoltre incentivi all’assunzione con contratti a tutele crescenti dei giovani, misura per la quale sono previsti oltre 300 milioni per il 2018, 800 milioni per il 2019 e 1,2 miliardi per il 2020. Un altro intervento a favore dei giovani è l’assunzione di 1.500 ricercatori nelle Università. Viene potenziata la dote destinata agli investimenti pubblici con la cifra aggiuntiva di 300 milioni per il prossimo anno, che si sommano ai 2 miliardi in più di spesa rispetto all’anno precedente già preventivati.
Per favorire le famiglie in difficoltà vengono aumentati di 300 milioni i fondi per il reddito di inclusione (REI). In totale nel 2018 le risorse per il reddito di inclusione ammonteranno così a 2 miliardi di euro e i nuclei familiari che ne beneficeranno saranno circa 650.000. Oltre all’ampliamento della platea è anche previsto un aumento della prestazione per i nuclei più numerosi.
Con l’approvazione del ddl di bilancio il governo ha completato la definizione del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2018 che ne ha recepito gli effetti finanziari. Il Documento è stato quindi trasmesso alla Commissione europea rispettando il termine stabilito dai regolamenti (il 15 ottobre posticipato quest’anno al 16 perché cadeva di domenica).