Sono 544 i beni candidati da Regioni, Province, Comuni e altri Enti pubblici all’interno di “Proposta Immobili 2016” iniziativa promossa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Agenzia del Demanio per selezionare i patrimoni pubblici da inserire in percorsi di valorizzazione e dismissione.
La seconda edizione del progetto che si è conclusa il 20 giugno, si legge in un comunicato congiunto Mef e Agenzia del Demanio, ha visto partecipare 241 Enti: di questi 196 hanno aderito per la prima volta mentre 45 avevano già presentato candidature nel 2015. Il 60% degli immobili è stato proposto dai Comuni, il 10 % dalle Province, il 16% da Aziende Sanitarie Locali, mentre il restante 14% da Regioni, Città metropolitane, Università, Enti pubblici e altri soggetti.
Il portafoglio immobiliare proposto è costituito da beni distribuiti su quasi tutto il territorio nazionale: 7 in Abruzzo, 22 in Basilicata, 3 in Calabria, 36 in Campania, 60 in Emilia Romagna, 16 in Friuli Venezia Giulia, 27 nel Lazio, 21 in Liguria, 52 in Lombardia, 31 nelle Marche, 37 in Piemonte, 37 in Puglia, 14 in Sardegna, 32 in Sicilia, 43 in Toscana, 1 in Trentino Alto Adige, 1 in Umbria, 104 in Veneto.
Si tratta di immobili che variano per dimensioni e caratteristiche: tra le candidature ci sono ville storiche, ex caserme, capannoni e impianti sportivi. Infatti, quest’anno, “Proposta Immobili”, oltre a ricomprendere beni con destinazioni d’uso già definite, ha ampliato la possibilità di segnalare immobili dismessi su cui sviluppare progetti di riuso e recupero, con l’obiettivo di contrastare nuovo consumo di suolo e di attivare operazioni di rigenerazione del territorio. E’ stata ampliata anche la platea dei potenziali candidati, con l’inclusione di Enti locali con soglia demografica compresa tra 10 mila e 50 mila abitanti. Questi nuovi criteri sono stati introdotti al fine di costituire un portafoglio immobiliare più ricco e diversificato, sia per collocazione geografica che per tipologia, nell’ottica di consolidare le attività di governance e progettualità su tutto il patrimonio immobiliare pubblico.
E’ ora in corso l’attività di verifica delle candidature sulla base dei criteri previsti da “Proposta Immobili” e successivamente si passerà alla fase di analisi e raccolta delle informazioni di dettaglio sui beni selezionati per inserirli nei percorsi di valorizzazione più idonei.
Grazie a questa operazione, sarà possibile generare risorse per le Amministrazioni pubbliche attraverso iniziative di recupero, riqualificazione o cessione del patrimonio immobiliare per destinarlo a nuove attività economiche, produttive e sociali.