Regus arricchisce il proprio portafoglio di spazi destinati a uffici e co-working con l’apertura di due nuovi business center nella città di Milano. I due nuovi spazi di Tortona e Visconti di Modrone portano a 24 il numero di centri nel capoluogo lombardo, per un totale di 45.000 m2 disponibili.
Lo spazio di via Tortona occupa il quarto e quinto piano dell’edificio al numero civico 33, per un totale di 1.734 m2 affittabili, 46 uffici e 2 sale riunioni. Sono 193 le postazioni di lavoro, di cui il 20% in co-working, in uno spazio “green” e insignito della LEED Platinum, certificazione di sostenibilità ed efficienza energetica dell’edificio. Lo spazio Regus Tortona è già stato scelto da aziende e professionisti che operano nel settore della moda e del design, grazie alla collocazione strategica nel distretto milanese-simbolo. A meno di un mese dall’apertura ufficiale, il 70% degli spazi risulta già affittato.
Regus Visconti di Modrone 15, invece, si sviluppa su tre piani (ground floor, sesto e settimo) e mette a disposizione 1.189 m2, di cui il 60% risulta già affittato. Lo spazio rende disponibili 44 uffici, 2 sale riunioni, 126 postazioni di lavoro e altre 38 in co-working.
I due nuovi business center ampliano ulteriormente l’offerta Regus a Milano, che comprende uffici arredati, co-working, sale riunioni, business lounge, uffici virtuali e servizi collegati, anche di durata temporanea, affittabili con tariffa fissa con la possibilità di aumentare il numero di scrivanie nel tempo, di pari passo con la crescita del proprio business.
“Siamo arrivati a 24 spazi a Milano, ma abbiamo ancora grandi progetti per la città e per tutto il territorio italiano, in cui gestiamo 43 business center – ha commentato Mauro Mordini, Country Manager Regus in Italia. – Regus è molto più che semplici uffici: i nostri spazi agevolano il networking, creando delle vere e proprie community in cui sviluppare tutte le potenzialità del proprio business. Diventano luoghi di incontro dove convivono professionalità diverse, accomunate dalla voglia di collaborare e di aprirsi a nuove opportunità. Vogliamo essere al centro di quella rivoluzione globale, resa possibile dall’innovazione tecnologica, che sta investendo non solo il lavoro, ma anche l’economia e la società nel suo complesso con fenomeni come lo smart working, la sharing economy, la diffusione di servizi a sottoscrizione flessibile. Tendenze che, ormai, rappresentano non più il futuro, bensì un concreto presente.”