È stata approvato, all’unanimità, dal Consiglio Comunale di Bari il permesso alla riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Bari da parte del Fondo i3 Università di Invimit Sgr, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e che ospiterà un importante polo d’eccellenza e di attrazione internazionale del CNR, dove lavoreranno circa 700 ricercatori nel cuore del centrale quartiere Libertà.
“Siamo orgogliosi di aver sbloccato e completato in 12 mesi l’iter autorizzativo per la riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi di Bari dove sorgerà il centro di ricerca più all’avanguardia del Sud Italia – ha dichiarato Nuccio Altieri, Presidente Invimit Sgr – ora siamo pronti ad aprire un grande cantiere per riportare luce e lavoro in un prezioso bene pubblico che versava nel più assoluto degrado. L’apertura di cantieri può rappresentare la vera resurrezione dell’Economia italiana post Quarantena Covid-19. Più gru si alzano nei prossimi mesi, prima riparte lavoro e crescita. A Bari investiremo in questo progetto oltre 25 milioni di euro che significano centinaia di posti di lavoro. Sarebbe utile in un momento come questo poter disporre di procedure semplificate per immettere subito liquidità nel sistema Paese.
Con le attuali norme faremo il massimo sforzo affinché il cantiere di Bari possa essere aperto tra dieci-dodici mesi. Invimit ha già pronte per il 2020 gare per oltre 80 milioni di euro e se a tutti gli Enti di Stato, Enti locali e società partecipate, fosse consentito di operare in maniera semplificata, si potrebbe immettere nell’economia reale uno shock di liquidità con risorse che sono già a disposizione per l’apertura di cantieri pubblici. A Bari abbiamo scritto una bella pagina di collaborazione istituzionale e desidero ringraziare il Sindaco Decaro per il fattivo impegno, che spero possa rappresentare un progetto pilota per il Sud, nella valorizzazione e riqualificazione del patrimonio pubblico con alta redditività economica ma soprattutto sociale”.