E’ “NON + FUMO” il concept vincitore del Concorso di idee “Mani futura”, indetto da Invimit e Comune di Bari in vista della riqualificazione dell’ex Manifattura dei Tabacchi. Il concorso poneva ai partecipanti l’obiettivo di realizzare una proposta progettuale, “Concept architettonico”, funzionale ed economica per la riqualificazione dell’edificio storico nel cuore del quartiere Libertà di Bari, capace di connettere le due porzioni del complesso storico: la futura sede del CNR e gli spazi gestiti dal Comune di Bari.
Il concorso si è svolto in due fasi: la prima che ha selezionato i concorrenti sulla base dei requisiti di partecipazione esplicitati nel bando (requisiti di ordine generale, abilitazioni, esperienze pregresse); la seconda, presieduta da una giuria composta da 5 membri, appartenenti all’Università, al Comune di Bari, alla Regione Puglia, al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e al Cnr, ha selezionato il vincitore sulla base di criteri qualitativi ed economici.
Il concept vincitore “NON + FUMO” si è aggiudicato un premio di 10.000 euro. La Giuria nella valutazione tecnica ha voluto premiare in primo luogo la fattibilità del progetto rispetto agli obiettivi del bando, sia dal punto di vista urbanistico e di relazione con il quartiere sia di conservazione e di rifunzionalizzazione del contesto.
“Il progetto vincitore, ha sottolineato la Giuria presieduta dall’ing. Giacomo Scarascia Mugnozza, accattivante per lo spirito rivolto alla concretezza realizzativa già nel motto “Non + fumo”, persegue con chiarezza e compiutezza l’obiettivo principale del Concorso, ponendo equilibrata attenzione sia agli aspetti urbanistici e di mobilità che funzionali e di servizio per il quartiere di cui l’edificio è “matrice” fondamentale”. Particolare apprezzamento è stato condiviso dalla Giuria, per l’analisi urbanistica e il rapporto da instaurare di fatto con la città e con il quartiere Libertà, tanto attraverso un’approfondita proposta di riuso del complesso architettonico secondo le esigenze del Cnr, quanto mediante un dettagliato studio delle caratteristiche distributive degli spazi e delle necessarie misure di attualizzazione tecnologica nel pieno rispetto dei caratteri del complesso. Molto apprezzabili le soluzioni tecnologiche impiantistiche e strutturali per l’approccio innovativo volto alla sostenibilità energetica, ambientale ed economica.
Altri tre progetti sono stati menzionati e premiati con un riconoscimento economico di 3.000 euro ciascuno.
“Sic et simpliciter”, nella rispondenza positiva più generale agli obiettivi del Concorso, si contraddistingue sia per l’approccio integrato e multidisciplinare del “concept” sia per le apprezzate soluzioni architettoniche verticali quale la “Torre verde belvedere” che orizzontali quali lo scavo abitato all’interno della corte del Cnr secondo una concezione integrata tra spazi pubblici e privati. Significative le proposte relative agli interventi di restauro e di scelta dei materiali nell’ottica della sostenibilità.
Il progetto contraddistinto dal motto “Manifattura della scienza e della socialità” che, nel rispetto più centrale degli obiettivi del Concorso, ha prospettato apprezzate soluzioni spaziali, tecnologiche e funzionali sia delle aree del Cnr che dei servizi innovativi interni del complesso architettonico.
Infine del progetto contraddistinto dal motto “Libera l’oasi” è stata unanimemente condivisa oltre alla completezza tecnica rispetto agli obiettivi del Concorso anche l’alta qualità delle suggestioni e delle modellazioni compositive degli spazi aperti pubblici, insieme all’analisi climatico-ambientale e all’originalità del contributo delle energie rinnovabili.