Con il progetto Vigentina9 – immobile acquistato per conto di Barings e gestito da Savills Investment Management SGR S.p.A. – Lombardini22 ha vinto il concorso annuale di Autodesk, l’AEC Excellence Awards 2020 nella categoria Building Design per la progettazione di edifici sotto i 20 milioni di dollari.
I premi vengono assegnati ai professionisti del settore AEC che si sono contraddistinti per la capacità di ridefinire le procedure di progettazione e costruzione tramite l’uso della tecnologia. Una giuria indipendente ha selezionato i vincitori nelle tre categorie classiche – progettazione edilizia, costruzione e infrastrutture – per progetti di piccole, medie e grandi dimensioni con budget che vanno da meno di 1 milione di dollari a più di 4 miliardi di dollari, dimostrando che l’innovazione avviene su ogni scala, in ogni angolo del mondo. Da tre anni si è aggiunta la categoria “Innovator of the Year” che riconosce i professionisti che guidano la trasformazione digitale per re-immaginare la pratica di progettazione e costruzione, creando nuovi flussi di lavoro, sfruttando i dati per trovare valore e informando i protocolli regionali. Il 17 novembre si terrà la cerimonia virtuale di premiazione fruibile a tutti sul sito Autodesk University.
La giuria ha premiato il progetto di Lombardini22 sottolineando la complessità di riqualificare un edificio esistente in un’area urbana densamente popolata, come è il centro di Milano: “Le strade di Milano, dense e storiche, affascinano i visitatori, ma possono confondere sviluppatori e progettisti, che devono cimentarsi con specifiche linee guida di conservazione per l’aspetto e l’atmosfera stabilite dalla Soprintendenza per la tutela dei beni culturali”.
VIGENTINA 9, IL PROGETTO
Il team di Lombardi22 è stato incaricato di mantenere intatta la struttura dell’edificio di corso di Porta Vigentina 9 firmato nel 1962 dall’architetto Enrico Bignoli e dall’ingegnere Franco Fasoli e di pianificare la demolizione degli interni in sicurezza. La ristrutturazione dell’esistente aggiorna gli spazi interni e la facciata, fornendo un nuovo dinamismo all’edificio, pur mantenendo l’inquadramento strutturale dell’originale.
Attualmente in fase di cantiere, l’intervento di L22 Urban & Building, la business unit di Lombardini22 specializzata nella progettazione architettonica di edifici a uso commerciale, culturale, abitativo, di nuova costruzione o da ristrutturare, mira alla riqualificazione complessiva esterna ed interna dell’immobile, mantenendo la sua funzione terziaria a uffici, ridefinendo i caratteri del suo involucro e della composizione e fruizione degli spazi interni. I miglioramenti interni e le nuove planimetrie, compresa la rimozione di diversi gruppi di scale per creare un’atmosfera più aperta, permettono di ospitare uffici per una banca privata e una compagnia di assicurazioni.
La volontà, pur nel rispetto della sensibilità del luogo e più precisamente del parziale vincolo indiretto rispetto alla prospiciente Chiesa di Santa Maria al Paradiso, è quella di rigenerare profondamente l’immobile dopo oltre 50 anni dalla sua costruzione. Il rinnovamento completo dell’immagine esterna è pensato per donare un prospetto che riprende la sagoma esistente rivisitata in chiave moderna e sostenibile. L’opportunità progettuale permette così di rimodulare i componenti di facciata e caratterizzare l’immobile con una proposta più contemporanea. Il progetto prevede il raggiungimento della certificazione LEED v.4 Core&Shell Platinum.
L’organismo edilizio pari a circa 5.600 metri quadrati si compone di un corpo principale di forma rettangolare, che definisce la cortina edilizia su corso di Porta Vigentina, e un corpo di collegamento al retrostante edificio a torre contenente i corpi di risalita verticale e i locali tecnici. L’obiettivo è quello di ridefinire i caratteri dell’involucro edilizio, migliorando nel contempo le caratteristiche energetiche, anche attraverso la diminuzione dell’incidenza diretta del sole sui serramenti vetrati, creando una nuova tridimensionalità della facciata. Questa scelta dona, in relazione al nuovo basamento vetrato e al coronamento, una dinamicità tutta nuova all’edificio. La rotazione verso nord dei serramenti della facciata principale pone l’accento sulla vista in direzione della Chiesa di Santa Maria del Paradiso, verso il centro della città, in una sorta di ‘inchino’ simbolico.
Il prospetto principale su corso di Porta Vigentina viene caratterizzato da una serie di moduli ruotati rispetto il piano della facciata, ognuno di dimensioni di circa un metro e mezzo per tre, che moltiplicandosi per tutta la lunghezza del prospetto, riprende la scansione della struttura esistente.
Il modulo di facciata si scompone in due superfici: una vetrata ruotata nel verso della Chiesa del Paradiso, che tende in questo modo a proteggersi naturalmente dal sole diretto e una opaca, composta da un pannello coibentato in alluminio ossidato con una particolare finitura spazzolata color bronzo.
I marcapiani estrusi rispetto il filo esistente sono rivestiti in pietra ingegnerizzata effetto ceppo, riprendendo, evidenziandolo, il posizionamento dei solai esistenti e contenendo il movimento dei moduli dell’involucro, rientranti nel nuovo filo della facciata.
Il progetto prevede quindi il completo rifacimento dell’involucro, la realizzazione di un nuovo corpo scala, il rifacimento dell’autorimessa al secondo piano interrato, dei blocchi bagno, della lobby di ingresso, dello spazio polifunzionale, la demolizione delle partizioni verticale interne per lasciare i piani uffici liberi da tramezzi in configurazione open space, per poter essere personalizzati successivamente secondo le esigenze dei tenant che sceglieranno l’edificio come propria sede.
Vengono riconfigurati integralmente e ottimizzati gli impianti meccanici ed elettrici e aggiornato il sistema di distribuzione verticale prevedendo l’installazione di nuovi ascensori nei vani esistenti e rivedendo il sistema di scale e via di fuga.
L’intervento coinvolge anche la parte strutturale dell’edificio con demolizioni puntuali che rinnovano gli spazi interni e miglioramento sismico dell’immobile.
VIGENTINA 9 E LA PROGETTAZIONE BIM
Per il progetto Vigentina 9, il processo di progettazione BIM doveva essere adattabile a diversi scenari e fasi progettuali, fornendo al contempo tutta la documentazione necessaria per l’acquisizione di permessi e autorizzazioni. Il team di progetto insieme al BIM Team, gruppo trasversale dedicato all’implementazione della metodologia BIM nei diversi brand di Lombardini22, ha sviluppato un flusso di progettazione BIM in grado di rispondere in maniere coordinata e dinamica alle modifiche richieste di soprintendenza, cliente e fase progettuale. Il progetto di riqualificazione ha potuto contare su un team multidisciplinare che grazie al processo BIM ha potuto verificare e coordinare le attività per il raggiungimento della certificazione LEED Platinum, svolte in sinergia con L22 Engineering & Sustainability, brand del gruppo Lombardini22.
All’inizio del progetto è stata completata un’indagine puntuale con analisi e restituzione del rilievo su Nuvola di Punti dell’edificio e del contesto. Il rilievo è stato sviluppato in Revit per definire i vincoli e le limitazioni. Il progetto e i modelli potevano quindi prendere forma con piena conoscenza e trasparenza rispetto a limitazioni e opportunità progettuali.
Fin dall’inizio, la gestione dei dati è stata fondamentale. Un modello coordinato, un database e un flusso di lavoro personalizzato con note chiave in Revit hanno consentito una comunicazione e un coordinamento chiari durante tutte le fasi di progettazione, con conseguente ottimizzazione dei tempi e dei costi durante la costruzione. Questo flusso di lavoro e la gestione sono stati particolarmente importanti, dato il numero di documenti e di input diversi, dai permessi edilizi governativi alla supervisione dei Beni culturali.
Dal punto di vista della sostenibilità, Revit e gli script personalizzati Dynamo hanno permesso al team di calcolare i dati in modo rapido e accurato per l’obiettivo LEED Platinum, tra cui la densità circostante, la riduzione dell’impatto del ciclo di vita dell’edificio e le prestazioni minime di qualità dell’aria interna. Un flusso di lavoro efficiente ha permesso al team di superare i limiti del sito e i vincoli di pianificazione, sfruttando al contempo un approccio interdisciplinare che ha migliorato l’implementazione BIM-LEED.
(MDG)