L’idea primaria è quella di mettere a confronto nello stesso Magazine tre segmenti tra loro strettamente collegati. Il mercato immobiliare – divulgato nelle sue dinamiche economiche, prospettive, tendenze e sviluppi di tutti i comparti che spaziano dal residenziale al terziario, dal retail alla logistica e all’hotellerie. Il segmento architettura – come pensiero culturale in primis ma anche visioni, emozioni di progettisti, story telling e testimonianze frutto del loro lavoro di continua ricerca che evolve. Il comparto design – inteso come product-design, interior, industrial-design e processi di contract, elementi indispensabili nella realizzazione, identity e valorizzazione degli immobili architettonici. Il filo conduttore, collante dei contenuti divulgati è il grande e ampio tema della trasformazione dei territori urbani e della rigenerazione degli edifici come asset immobiliare sia pubblico che privato. Altro importante obiettivo è quello di stimolare e creare nuove formule di dialogo e dibattito critico tra i rappresentanti di questi mondi paralleli che oggi più che mai hanno la necessità di convergere verso linee comuni di azione, ricerca e strategie a supporto dei nuovi canoni insediativi e di riqualificazione del valore delle aree di urbanizzazione in termini di eticità sociale e sostenibilità economica. Ciò dando attenzione anche ai trend sociali, culturali e alla new-economy.
Questo il pensiero portante dei due ideatori della nuova testata: Antonello Andrea D’Egidio bocconiano esperto di strategie di sviluppo e Walter Vallini architetto, progettista e art-designer visionario. La loro formazione e i loro profili professionali, delineano in modo chiaro i due binari che guideranno il progetto: da un lato il taglio economico-strategico, attento alle variabili produttive e finanziarie dei diversi mercati considerati e delle loro filiere. “Un fattore di responsabilità in questa particolare epoca di imminente ripresa post pandemia e che impatta sulla maggior parte dei settori produttivi” – come cita il direttore responsabile Antonello Andrea D’Egidio. Dall’altro lato l’aspetto creativo, emozionale e libero della rivista, attraverso una visione e un processo di ricerca dei contenuti più aperti, “mettendo a disposizione uno spazio editoriale a chiunque abbia qualche valore da condividere attraverso il Magazine” – come nel pensiero del direttore editoriale Walter Vallini.
Il nome della rivista – reFRAME – suggerisce già la sua espressione di contenuto: riqualificazione, valorizzazione, ristrutturazione di immobili, concetti, ambienti, spazi, modi di vivere e fruire di location che appartengono alla vita quotidiana, al lavoro, al commercio, alla cultura e alla ricreazione umana. Dichiara un valore carico di simboli presenti e futuri che verranno, oggi forse persino impensabili. Un – nomen – rappresentativo di un “logo” ma soprattutto della “vision” di un progetto cosi ampio, allo stesso tempo semplice nella sua struttura e natura ma complesso nella sua organizzazione. Un “contenitore” ampio e libero di numerosi argomenti, iniziative e contenuti – frame – , al fine di creare un efficace “mosaico” di arricchimento informativo.
Assolutamente trasversale. Il Magazine è destinato a qualsiasi “categoria” di lettore: dal professionista, al manager, all’imprenditore, così come agli studenti universitari e al pubblico cosiddetto “consumer”, meno specialistico ma pur desideroso, nel suo privato, di informazioni che lo possano orientare e rendere maggiormente consapevole per le sue scelte quotidiane di investimento, di miglioramento dei propri stili e condizioni d vita, di maggior sensibilizzazione etica nella fruizione degli spazi e degli immobili.