Nella seduta di giovedì 20 ottobre 2022, il CDA di Vitali Spa, società leader nel settore del real estate e specializzata negli ambiti sviluppo immobiliare, infrastrutture e demolizioni, ha approvato un aumento di capitale sociale pari a 15 milioni di euro, portandolo così a complessivi 60 milioni di euro.
Vitali Spa è a capo di un Gruppo diversificato e innovativo che da più di trent’anni si contraddistingue sul mercato di riferimento per la capacità di presidiare l’intera filiera di settore, per l’elevato profilo tecnologico e per l’impegno consolidato a favore della sostenibilità, attraverso la realizzazione di progetti che riducono l’impatto ambientale e il recupero di materie prime secondarie. Ad oggi Vitali Spa conta 350 addetti e oltre 500 mezzi di proprietà, distribuiti nelle diverse sedi operative localizzate secondo aree strategiche d’intervento. La solidità del Gruppo, testimoniata da un portafoglio ordini di 2 miliardi di euro, consente non solo il consolidamento del ruolo di leadership che la Vitali ricopre a livello nazionale, ma anche una consistente diversificazione geografica a livello internazionale.
“L’aumento del capitale sociale – ha sottolineato Massimo Vitali, Presidente di Vitali SPA – ci permette di incrementare la nostra capacità patrimoniale per sostenere le prossime imminenti sfide che ci accingiamo ad affrontare. Siamo orgogliosi dei traguardi raggiunti in questi ultimi anni, che ci hanno visto, e tutt’ora ci vedono al lavoro su importanti cantieri che ridisegneranno il futuro di alcune città italiane, come Bergamo con il progetto di Porta Sud; la realizzazione dello Stezzano Business Park, Genova con la riqualificazione dell’Hennebique e Milano i lavori dell’edificio City Wave ed i cantieri infrastrutturali sull’autostrada A1. Per la nostra società, la misura del successo è da sempre legata alla soddisfazione del Cliente, alla qualità della vita dei suoi dipendenti, all’integrità etica, ambientale e sociale. Tutti presupposti imprescindibili per il raggiungimento degli obiettivi economici, produttivi e sociali”.