Entro il 2050, 144 miliardi di ricadute sociali per Roma. E’ un obiettivo possibile se saranno messi a terra gli interventi di rigenerazione e di trasformazione che la Capitale oggi richiede per tornare ad essere un polo di attrazione al pari delle altre grandi città del mondo. Si tratta di un potenziale che Roma ha già, ma che necessita, perché questo possa essere pienamente espresso, della collaborazione dei più importanti soggetti istituzionali, finanziari e industriali che concorrono proprio sul suo territorio, e della promozione di un modello organico di sviluppo che consenta di rilanciare vuoti urbani e attrarre nuovi investimenti, nazionali e internazionali.
E’ quanto emerge dal primo rapporto “Roma Regeneration Forum – Una visione per la città del futuro” realizzato da Scenari Immobiliari per Roma REgeneration ETS, la fondazione sostenuta da DeA Capital Real Estate, Fabrica Immobiliare, Fondazione Roma, FS Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato) e Investire (Gruppo Banca Finnat). Lo studio è stato presentato oggi a Roma nel corso del convegno “Roma Regeneration Forum” alla presenza di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Francesco Rocca, Presidente del Lazio e Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma Capitale.
Secondo il report, saranno circa 39 i miliardi di euro di ricadute sociali stimate entro il 2030 mentre, dei 144 miliardi di euro di ricadute stimate entro il 2050, 104 miliardi sarebbero generati dagli interventi di trasformazione e 40 dagli interventi di rigenerazione.
La rigenerazione urbana è considerata un importante motore per lo sviluppo del nostro Paese nei prossimi anni. A Roma i processi di rigenerazione urbana potranno interessare 11 kmq di superficie territoriale da oggi al 2050, recuperando a usi più attuali oltre quattro milioni di metri quadrati di immobili. Il valore aggiunto che la rigenerazione urbana porterà al mercato immobiliare (e quindi al valore della città) è quantificabile in 22 miliardi di euro e in ulteriori 40 miliardi di euro di impatto sociale ed economico per i cittadini. A questi volumi si potrà aggiungere, sulla base della piena attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti, la trasformazione di 96 kmq di territorio, con lo sviluppo di 15 milioni di mq di nuove superfici, 58 miliardi di euro di valore immobiliare e 104 miliardi di euro di valore per i cittadini. Ma lavorare sulla rigenerazione e trasformazione non è solo mattoni, ma è l’opportunità di rendere la città più vivibile, con migliori servizi.
“Rigenerare e trasformare Roma significa sostenere un progetto di rilancio della Capitale basato su una visione nuova della città, più vivibile e con migliori servizi, basata su princìpi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica con attenzione particolare all’inclusività. Riteniamo che solo così Roma potrà diventare un polo internazionale e attrarre nuovi investimenti dall’estero, anche in vista degli eventi di rilievo dei prossimi anni, a partire dal Giubileo 2025” ha dichiarato il Presidente della Fondazione Roma REgeneration, Gianluca Lucignano.
“Roma è la capitale mondiale della rigenerazione. Da 2700 anni il suo territorio vive una incessante trasformazione: dall’impero al medioevo, poi il rinascimento, il barocco, l’età moderna. Un incessante cambiamento ma conservando il meglio del passato. Ed è una sfida per noi restare all’altezza della storia. Nel 2021 avevamo presentato un’indagine europea sulla competitività delle grandi città europee secondo quattro indicatori (demografia, mobilità, qualità della vita e turismo). Allora Roma era quarta; nell’aggiornamento di febbraio 2024 passa al secondo posto, dopo Parigi” ha affermato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari.
Oltre al Giubileo, la ricerca di Scenari Immobiliari evidenzia ulteriori eventi ed opportunità che coinvolgeranno la Capitale: il Giubileo straordinario del 2033, la proposta di trasferire a Roma l’Agenzia europea per la cultura e l’istruzione ora a Bruxelles e la messa in rete dei parchi archeologici e naturalistici della Capitale, che prevede la creazione di un’area che dall’Arco di Travertino arrivi a Tor Marancia e al parco dei Castelli Romani.
Tra i primi progetti della Fondazione Roma REgeneration ci saranno la richiesta di un tavolo permanente su Roma, con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e territoriali, e il lancio di un concorso internazionale di idee che faccia emergere le potenzialità urbanistiche, ambientali, sociali e culturali della città.
Il convegno Roma REgeneration Forum, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio, della Regione Lazio e del Comune di Roma ha visto la partecipazione di importanti stakholder della capitale, tra i quali: Bernardo Mattarella (CEO Invitalia), Silvia Maria Rovere (Presidente Poste Italiane), Marco Sangiorgio (CEO Giubileo 2025), Giancarlo Scotti (CEO CDP Real Asset SGR), Umberto Lebruto (CEO FS Sistemi Urbani), Barbara Marinali (Presidente ACEA), Vincenzo Nunziata (Presidente Aeroporti di Roma), Franco Parasassi (Presidente Fondazione Roma), Maurizio Veloccia (Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale), Luca Pancalli (Presidente del Comitato Italiano Paralimpico), Marcella Trombetta (Preside Facoltà Scienza e Tecnologia per lo sviluppo sostenibile e One Health – UCBM), Vittorio Loreto (Direttore Sony Computer Science Lab), Nicola Maccanico (CEO Cinecittà).