Doppio riconoscimento internazionale per il progetto dell’Addiriyah Contemporary Art Center firmato da Schiattarella Associati: Best Concept agli Iconic Awards e menzione d’onore all’American Architecture Prize.
Il progetto dell’Art Center di Addirriyah, aggiudicato nel 2014 a Schiattarella Associati a seguito di un concorso internazionale indetto dall’Arriyadh Development Authority, è stato portato a termine dallo studio romano a livello esecutivo in questo ultimo anno ed è in procinto di essere messo in gara per la costruzione.
L’idea dell’Art Center nasce dall’esigenza del committente di realizzare uno spazio in cui la giovane arte contemporanea saudita possa esprimersi a 360 gradi. Laboratori per sperimentare, piccoli alloggi per gli artisti, ampi spazi espositivi: svariate le funzioni che ospiterà il nuovo centro a favore della collettività e di un avvicinamento sempre più importante ai tanti e diversi linguaggi artistici odierni.
L’Art Center si colloca in perfetta continuità nella concezione progettuale di Schiattarella Associati, in cui l’intervento architettonico è sempre consapevole, rispettoso e perfettamente integrato con il contesto storico, culturale e paesaggistico.
La specificità del luogo, denso di memoria storica e di una natura, entrambe manomesse ma ancora presenti in modo latente, ha richiesto, anche attraverso molteplici sopralluoghi, un accurato studio delle antiche configurazioni urbane, delle geometrie, dei colori, dei materiali e persino del comportamento di ombre e luci. La zona prescelta si trova infatti lungo il pendio di una parete rocciosa, su cui sorgeva un antico insediamento che seguiva la linea del Wadi, in cima ad una sorta di terrazza naturale che corre da nord a sud, e che domina la pianura circostante sopra numerosi terreni agricoli e un rigoglioso palmeto, vicino al bordo della città moderna.
L’Art Center viene così concepito in un ruolo di armoniosa definizione del confine, con il compito di segnare una continuità tra l’ambiente naturale e quello costruito. Demolendo il muro di sostegno esistente, in modo da recuperare la pendenza della collina alla sua forma naturale, l’Art Center diventa un complesso edilizio “permeabile” che offre la possibilità di un collegamento-passerella per i pedoni fino allo Sculpture Park da realizzarsi lungo il fondovalle.
Il complesso è stato progettato come un frammento urbano, un sistema di costruzioni organizzate attorno a uno spazio complesso che costituisce l’elemento di ricucitura con il contesto urbano preesistente. Gli spazi tra i volumi, in termini di dimensioni e configurazione, riprendono la scala dell’antica Addiriyah, con i suoi vicoli e le piccole piazze. La geometria cambia in ragione del corso naturale del paesaggio: è quindi la natura a guidare la forma del costruito e non il contrario.
Anche in questo progetto, è il vuoto ad assumere un ruolo centrale: è lo spazio intermedio e funzionale, quello che realmente sarà vissuto dai diversi fruitori dell’Art Center. Un progetto che è infatti un atto di responsabilità nei confronti della collettività, in cui ogni scelta strutturale, stilistica e formale è sempre indirizzata a favorire esperienze, scambi e relazioni.