Si è svolta oggi a Udine la prima edizione di Construction Conference, iniziativa promossa da Civiltà di Cantiere, per cambiare il dna del costruire. Senza nuove leggi, senza investimenti, ma solo con 10 semplici mosse si può creare trasformazione e innovazione all’interno del mondo imprenditoriale italiano. Il Manifesto di Civiltà di Cantiere presentato questa mattina declina 10 step necessari a chi vuole essere competitivo nella stagione della quarta rivoluzione industriale.
1. Accettare di misurarsi con il cambiamento
2. Riconoscere innovazione e ricerca come fattori strategici di competizione
3. Valorizzare le potenzialità della rivoluzione digitale
4. Individuare le competenze chiave
5. Considerare strategici l’aggiornamento e la formazione
6. Adottare un modello aziendale e produttivo sostenibile
7. Aprirsi a nuovi modelli di business
8. Identificare il posizionamento nel mercato
9. Assumere un approccio inclusivo, aperto e collaborativo, in una logica di rete
10. Dotarsi di strumenti di garanzia verso committenze e clienti finali.
“Per essere competitivi abbiamo già gli strumenti necessari, non serve cercare scuse all’esterno – afferma Alfredo Martini, fondatore di Civiltà di Cantiere. Si tratta di cambiare prospettiva, mentalità, vision. In questo nuovo scenario, dove i paradigmi di riferimento culturale sono completamente diversi rispetto a quelli che hanno guidato il mercato edilizio e le relazioni tra domanda ed offerta da oltre cinquant’anni, le imprese devono modificare in gran parte la loro natura. Devono scegliere dove posizionarsi, comprendere che il rapporto con la clientela deve necessariamente essere diverso, che i parametri di valutazione saranno sempre più orientati verso una comprensione e una valutazione delle prestazioni e dei servizi a valore aggiunto. Grazie alla rivoluzione tecnologica e ai nuovi media il “cliente” è più consapevole e ha nuovi strumenti per valutare e scegliere”.