Nel secondo trimestre 2016, emerge dalle analisi di CBRE, sono stati investiti poco meno di 2 miliardi di euro nel mercato immobiliare italiano con una crescita del 12% rispetto sia allo scorso trimestre sia allo stesso periodo dello scorso anno. Ciò ha portato il volume di metà anno a 3,6 miliardi di euro, in linea con quello dello scorso anno. L’interesse per il settore si è confermato forte nella prima parte dell’anno, con un’attività più dinamica se guardiamo al numero dei deals, maggiore rispetto al 2015.
“L’attività registrata nella prima parte dell’anno, ha commentato Alessandro Mazzanti, CEO di CBRE Italia, ha confermato quello che avevamo visto alla fine del 2015: un forte interesse per l’Italia ed una continua appetibilità del settore immobiliare, relativamente ancora competitivo rispetto ad altre asset class. Riscontriamo ancora un gap tra domanda e offerta in termini di pricing che, se non colmato, rappresenterà un freno all’espansione dei volumi futuri. Per quanto riguarda la seconda parte dell’anno, il gap sopra citato, insieme all’aumentata volatilità ed incertezza sui mercati, determinerà una fase di attesa con un probabile rallentamento dei volumi. Ancora una volta, un ruolo chiave sarà quello che giocheranno le banche e la loro capacità e rapidità nel risolvere il problema delle sofferenze”. Concludendo: “i prossimi mesi saranno caratterizzati da un livello di attività importante sul segmento core e una crescita dell’attività legata agli NPL”.
Il capitale straniero è ancora protagonista, rappresentando il 75% degli investimenti totali del primo semestre dell’anno, con 2.7 miliardi di euro investiti, in calo del 6% rispetto al primo semestre 2015. Continua invece a migliorare la quota di capitale domestico investito: quasi 900 milioni di euro nei primi sei mesi 2016, una crescita del 24% rispetto alla prima metà dello scorso anno.
Per quanto riguarda i settori, gli uffici registrano ancora la maggior quota di investimenti con quasi 1.6 miliardi di euro nel primo semestre 2016 (+51% rispetto al primo semestre 2015), seguiti dal settore Retail che ha raggiunto quota 680 milioni di euro (+19% rispetto al primo semestre 2015). Il settore degli Hotel (+45% sul primo semestre 2015) continua ad attrarre una quota significativa di capitali insieme al settore della logistica.
L’attività di investimento è migliorata nel mercato romano, con 800 milioni di euro investiti nella prima metà 2016, una forte crescita rispetto al primo semestre 2015, anche se non sufficiente a colmare il ritardo rispetto a Milano a causa della carenza di prodotto nel segmento direzionale. La città meneghina, dopo un anno record nel 2015, ha fatto registrare un volume di investimenti di circa 1.4 miliardi di euro, il 30% in meno rispetto al 2015, anche questo conseguenza di un esaurimento di prodotto e non di un calo di interesse.