La Regione Toscana, per effetto di vari aumenti di capitale a sostegno degli investimenti, ha raggiunto in Chianciano Terme Immobiliare una quota di partecipazione del 73%, con il Comune di Chianciano al 18% e Fi.Se.S. spa al 7%. Il dato è emerso nel corso dell’audizione in commissione di Controllo, presieduta da Jacopo Alberti (LN), di Massimiliano Galli, amministratore unico della società che dal 2005 si occupa della gestione del patrimonio immobiliare e degli investimenti delle Terme di Chianciano. Galli ha ricordato che la società di gestione delle terme ha risentito della crisi del settore ed ha visto diminuire del 30% l’attività legata al termalismo tradizionale. È invece cresciuta l’area del benessere, grazie anche ad investimenti specifici da parte di Chianciano Terme immobiliare, che ad aprile ha consegnato le prime piscine, parte di un investimento che si concluderà tra quattro cinque mesi, con il totale utilizzo delle risorse disponibili con l’aumento di capitale del 2013. “La società di gestione in questi anni ha avuto difficoltà a raggiungere l’equilibrio di bilancio – ha precisato Galli – Ha avuto perdite importanti, con riflessi negativi sul bilancio dell’Immobiliare, che ne detiene il 30% del capitale. La società è sostanzialmente in equilibrio, se non in utile, ma in alcuni anni è finita in perdita per questo”. Secondo l’amministratore unico, il fatto di essere staccata dalla società di gestione, rappresenta per Terme di Chianciano Immobiliare un ostacolo importante alla sua liquidazione, in quanto società non strategica. Il suo indebitamento è di 4 milioni di euro, di cui 3 milioni sono mutui legati ad investimenti fatti nel passato, a fronte di un patrimonio superiore ai 30 milioni di euro, valorizzato, ma non facilmente vendibile.