Credem: primo Gruppo per solidità tra le banche europee e migliore in Italia

Pubblicati dalla Banca Centrale Europea i dati relativi ai requisiti patrimoniali (SREP)
delle banche europee direttamente vigilate.

Il Gruppo Credem è il primo per solidità tra le banche europee e il migliore in Italia,
confermando il posizionamento d’eccellenza dello scorso anno.

In continuità con il risultato dell’anno scorso, Credem risulta l’istituto più solido a livello europeo ed il migliore in Italia come mostra la pubblicazione sul sito della Banca Centrale Europea dei dati relativi ai requisiti patrimoniali (SREP) delle banche(1) vigilate direttamente dall’autorità di Francoforte. La pubblicazione di tali dati discende dalla normativa sui requisiti minimi patrimoniali che punta a rafforzare la disciplina di mercato e a garantire che gli investitori e i depositanti siano informati sulla solvibilità degli istituti di credito.

“Questo risultato rappresenta per tutti noi un motivo di grande soddisfazione che conferma la bontà delle scelte lungimiranti che abbiamo fatto nel corso del tempo e ci spinge a continuare ad investire su una crescita equilibrata e di lungo termine che possa generare valore per tutti i portatori di interesse con cui il Gruppo interagisce. Sono orgoglioso di fare parte di un Gruppo Bancario italiano ai vertici in tema di solidità a livello europeo”, ha dichiarato Angelo Campani, Direttore Generale di Credem.

Il requisito preso in considerazione è il Pillar 2 Requirement (P2R) che per il Gruppo Credem è pari all’1%, parametro al primo posto in Italia ed in Europa, in base ai dati pubblicati il 17 dicembre 2024 sul sito della BCE, all’interno del panel di istituti vigilati direttamente da Francoforte che ne hanno dato diffusione.

Il requisito di Pillar 2 emerge dall’analisi annuale svolta dalla BCE (SREP – Supervisory Review and Evaluation Process) che ha così confermato la solidità del modello di business e dei presidi di gestione dei rischi di Credito Emiliano.

Conseguentemente, il requisito patrimoniale complessivo(2), che indica il livello minimo di capitale da rispettare a fronte delle attività svolte dal Gruppo ed a tutela dei risparmiatori, dal 1° gennaio 2025, ammonta a 7,60% (8,01% considerando anche il Syrb, il nuovo buffer introdotto da Banca d’Italia) per quanto riguarda il CET 1 ratio. I requisiti per il Tier 1 ratio e per il Tier Total sono invece rispettivamente fissati a 9,70% e 11,95%, questi ultimi già comprensivi del suddetto Syrb.

A fine settembre 2024 tutti i coefficienti patrimoniali del Gruppo sono ampiamente superiori ai requisiti. In particolare il CET1 Ratio a livello di Credemholding (perimetro di vigilanza) è pari a 15,8% con un buffer rispetto al requisito SREP tra i più ampi del sistema e pari a 779 punti base.

Il Gruppo Credem a fine settembre 2024 ha registrato un total business, tra prestiti e raccolta complessiva, pari a 137 miliardi di euro.

Note
(1) https://www.bankingsupervision.europa.eu/activities/srep/pillar-2-requirement/html/index.en.html#table
(2) tale valore comprende:
i) il requisito minimo definito dall’articolo 92(1)(a) del Regolamento 575/2013 (CRR);
ii) il valore della riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% ;
iii) il requisito Pillar 2 dell’1% da tenersi per almeno il 56,25% sotto forma di capitale CET1 e per almeno il 75% sotto forma di capitale Tier1;
iv) il coefficiente della riserva di capitale anticiclica pari a 0,0368%.
v) SyRB pari a 0,41% e calcolato in base alle esposizioni ponderate di rischio di credito e controparte verso i residenti in Italia al 30 settembre 2024 e da applicare fino a giugno 2025. Tale buffer viene calcolato inoltre su base trimestrale e, pertanto, può variare di conseguenza.