Hyperloop Transportation Technologies annuncia l’arrivo del primo set di strutture del treno supersonico (una capsula a lievitazione magnetica dentro una struttura a bassa pressione), che viaggia alla velocità del suono, all’interno del centro di ricerca e sviluppo a Tolosa, in Francia.
Con un diametro interno di 4 metri, il primo sistema di HyperloopTT in Europa e nel mondo è stato progettato sia per le capsule passeggeri che per i container merci e prevede un percorso di 320 metri, operativo da quest’anno. Inoltre nel 2019 sarà completato un secondo sistema di 1 km, costruito su piloni a un’altezza di 5,8 metri.
Entrambi i primi due sistemi francesi saranno utilizzati da HyperloopTT e dalle aziende partner. La capsula passeggeri, che sta per essere ultimata a Carbures in Spagna, sarà consegnata al dipartimento di R&S di HyperloopTT a Tolosa questa Estate per l’assemblaggio e l’integrazione.
Fondata nel 2013, HyperloopTT ha un team di oltre 800 ingegneri, creativi ed esperti di tecnologia – di cui circa 30 italiani – e 40 partner aziendali e universitari in tutto il mondo. HyperloopTT, con sede a Los Angeles, ha uffici ad Abu Dhabi, Dubai, Bratislava, Tolosa, Contagem (Brasile) e Barcellona. HyperloopTT ha firmato accordi negli Stati Uniti (primo collegamento interstatale del treno Hyperloop negli USA), in Slovacchia, ad Abu Dhabi, nella Repubblica Ceca, in Francia, India, Indonesia, Brasile e Corea.
Il progetto Hyperloop è una capsula che si libra sospesa, all’interno di una struttura a bassa pressione. Così come per un aereo in alta quota, la capsula incontra meno resistenza. L’aria rimanente di fronte alla capsula viene convogliata verso la parte posteriore della struttura utilizzando un compressore, che consente di raggiungere velocità incredibili fino ad arrivare a oltre 1.200 km/h e con pochissimo consumo di energia elettrica.
Il sistema è stato progettato con i massimi standard di sostenibilità, in modo da avere un minimo impatto al suolo. L’intero sistema dei tubi è infatti costruito su piloni, in modo da ridurre i costi di acquisizione dei terreni e garantire l’isolamento da condizioni climatiche e ambientali.
La progettazione dei piloni è tale da rendere la struttura a prova di terremoto, nonché autosufficiente in termini energetici. Grazie ai pannelli solari posti lungo tutta la parte superiore delle strutture e grazie a un sofisticato sistema di recupero energetico, Hyperloop è in grado di produrre più elettricità di quanta ne consumi.