Vivere in un ambiente sano, in case, scuole e uffici che garantiscano benessere fisico e psicologico è uno dei desideri principali degli italiani. Il 41% si dichiara, infatti, più attento ai temi legati alla salubrità degli ambienti domestici rispetto a cinque anni fa. Attenzione che spesso si trasforma in insoddisfazione, con il 48% degli intervistati che si lamenta degli aspetti strutturali e ambientali della propria abitazione. Il 36% si dice poi, addirittura, molto preoccupato. I motivi? Tra tutti spiccano: lo stato degli impianti, la qualità dell’aria, la mancanza di ventilazione, fino ad arrivare allo stato degli impianti di riscaldamento e condizionamento e alla qualità dell’acqua. A rivelarlo è la ricerca condotta da Doxa e divulgata in occasione del convegno “Edificio Salubre. Progettare, costruire e vivere in un ambiente sano”, tenutosi lo scorso 19 settembre presso la sede della casa editrice Tecniche Nuove e organizzato dalle testate della divisione Edilizia&Architettura e Impianti del gruppo editoriale: Come Ristrutturare la Casa, Imprese Edili, Il Giornale del Termoidraulico.
L’“Edificio Salubre” sarà protagonista di un’iniziativa speciale all’interno di SAIE Bari, la nuova edizione della fiera biennale delle tecnologie per l’edilizia e l’ambiente costruito 4.0, che si terrà dal 24 al 26 ottobre 2019 presso la Nuova Fiera del Levante di Bari. 300 aziende espositrici, 83 convegni e 12 iniziative speciali animeranno la manifestazione pensata appositamente per il mercato del Centro e Sud Italia e del bacino del Mediterraneo.
Progettare e costruire ambienti sani rappresenta un valore aggiunto non solo dal punto di vista del benessere e del comfort ma anche dal punto di vista economico: i dati forniti da Scenari Immobiliari mostrano come gli edifici “green”, a fronte di costi maggiori, godano di un valore superiore (tra il 2% e il 10% per le abitazioni e tra il 5% e il 12% per gli uffici) e di tempi di vendita minori (si riducono da 8 a 4 mesi per i primi e da 12 a 3 mesi per i secondi). Da non sottovalutare sono poi le numerose possibilità a livello di detrazioni fiscali e di cessione del credito che rendono la progettazione e la realizzazione di ambienti domestici e di lavoro salubri un vantaggio sotto ogni profilo.
Come dimostrano i dati Doxa, inoltre, per molti italiani la casa non è solo il posto dove riposare e passare il tempo coi propri cari ma anche un luogo di lavoro (è così in 4 case su 10). In questo contesto, tutti gli aspetti legati alla salubrità degli ambienti assumono un significato ancora più importante. Siamo circondati da fonti di inquinamento domestico di ogni tipo: dai prodotti chimici per la pulizia a quelli dei materiali da costruzione e arredamento, dalle pitture ai solventi fino ad arrivare a muffe, batteri, acari, fumo di sigaretta, monossido di carbonio e gas di combustione fossile per camini e stufe. Ma fortunatamente è possibile adottare dei rimedi. Una progettazione fatta seguendo i criteri della bioclimatica (ovvero l’architettura che mira a controllare il microclima domestico), l’utilizzo di filtri naturali, la VMC (ventilazione meccanica controllata) e l’aspirazione centralizzata garantiscono, ad esempio, una maggiore pulizia dell’aria; una tematica cara anche alle istituzioni pubbliche.