L’innovativo e pluripremiato display microled The Wall firmato Samsung è al centro di un viaggio a tappe nel mondo della progettazione di spazi collettivi (retail, business building, hospitality, musei) che unisce tecnologia, musica e arte culinaria. Un ciclo di incontri autunnale in location esclusive della ristorazione a Milano, Padova, Bologna e Verona rivolto ad architetti, developer, general contractor e committenti per confrontarsi sulle nuove frontiere della progettazione dell’esperienzialità.
Promosso da ACS Data Systems, società partner di Samsung specializzata in soluzioni IT per il business, e da APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, il progetto vede coinvolti attori di primo piano del comparto ed è nato dalla volontà di sensibilizzare l’intera filiera di progettazione sull’urgenza di ripensare in modo integrato al binomio Tecnologia-Contenuto come punto focale nel disegno delle esperienze future.
“Troppo spesso”, osserva Michele Kerschbaumer, Head of Digital Signage Sales ACS Data Systems, “la tecnologia viene relegata al ruolo di semplice accessorio di design. Questo avviene senza un’autentica integrazione nel contesto generale del progetto, e senza una visione chiara di quale messaggio si intende comunicare o di come si prevede di evolvere la comunicazione all’interno di un investimento strategico”.
Perché chi progetta i contenuti non siede quasi mai al tavolo sin dall’inizio del progetto?
Perché i contenuti non sono la spina dorsale su cui costruire l’intera esperienza nello spazio?
È da queste cruciali domande che prende avvio la riflessione collettiva animata da “The Wall Tour 2023” nella convinzione che solo attraverso un dialogo costruttivo e l’integrazione delle competenze si può formare una visione olistica che unisca efficacemente Tecnologia e Narrativa. La posta in gioco è la prosperità sostenibile del business.
Questo appello urgente per una nuova era della progettazione dei contenuti è un monito a riconsiderare il modo in cui display e comunicazione digitale interagiscono e si potenziano a vicenda, gettando basi solide per una nuova Cultura del Contenuto al centro del progetto.
In questa nuova prospettiva, il richiamo a “The Wall” diventa un appello ad abbattere le barriere tra i diversi ambiti professionali, inaugurando un’era di collaborazione e innovazione per sostenere la crescita del business, elevando al contempo l’esperienza del pubblico a un nuovo livello di coinvolgimento e significato.
Manifesto Programmatico in 5 punti
1. Esperienza: Il Nuovo Paradigma del Design degli Spazi
Gli spazi moderni devono andare oltre la semplice funzionalità; devono creare un’esperienza immersiva che cattura l’immaginazione e l’attenzione del pubblico. Questo può essere raggiunto solo attraverso una progettazione che tenga conto sia dell’aspetto fisico che della componente digitale del design.
2. Tecnologia: Attore Protagonista, Non Comparsa
La tecnologia non deve essere relegata a un ruolo secondario. È essenziale inserirla nella progettazione fin dall’inizio, instaurando un dialogo tra tecnologia e ambiente. Un monitor non è un semplice display; è una finestra aperta su un universo di contenuti, emozioni e conoscenze. Quando la tecnologia è armoniosamente integrata, diventa un veicolo potente di emozione e narrazione.
3. Sinergia tra Hardware e Contenuto: Progettare in Armonia
Un dialogo sinergico tra tecnologia e contenuto non solo valorizza ciascun elemento, ma eleva l’intera esperienza. Per questo, è necessario adottare una visione olistica nella progettazione degli spazi dove ogni elemento, da quelli fisici a quelli digitali, deve essere curato per servire un unico obiettivo comune: costruire un’esperienza straordinaria.
4. Narrazione Strategica: Storytelling è Storyselling
Investire in tecnologia va oltre l’acquisto degli ultimi dispositivi all’avanguardia; è un impegno nel tempo che richiede un palinsesto di contenuti ad hoc, dinamico e in continua evoluzione. In un mondo dove l’esperienza utente è centrale, la tecnologia agisce come catalizzatore: trasforma contenuti ben congegnati in potenti strumenti di business, mentre un display inattivo o vuoto segna una sconfitta nel ritorno sull’investimento e mina la fiducia nel valore complessivo dell’installazione.
5. Co-Creazione: Un Dialogo Multi-Disciplinare
Un progetto eccezionale nasce dalla sinergia dei diversi talenti, in un approccio partecipativo.
Questo significa aprire il dialogo e la collaborazione tra clienti, progettisti, tecnologi e creatori di contenuto fin dall’inizio. E ciascun esperto è chiamato a guardare oltre il proprio ambito e interesse ristretto, contribuendo con una visione olistica al successo globale del progetto.
LA PAROLA AI PARTNER DEL PROGETTO
Davide Corte, Head of IT Division di Samsung Electronics Italia
“La tecnologia contribuisce a rendere più attrattivi i luoghi dedicati all’intrattenimento e al tempo libero; in questa prospettiva è necessario intervenire in fase di progettazione dei nuovi spazi per integrare in modo funzionale e armonioso gli elementi tecnologici. Nell’ampio panorama di soluzioni all’avanguardia, Samsung The Wall si distingue come elemento d’eccellenza, sia per la possibilità di personalizzare ogni ambiente e progetto, sia per l’elevata qualità visiva dei contenuti, che genera una esperienza dal forte impatto emozionale.”
Michele Kerschbaumer, Head of Digital Signage Sales ACS Data Systems
“Il grande dilemma è che molti brand investono in strutture e tecnologie, ma si dimenticano di dare un posto d’onore ai contenuti, limitandosi a riprodurre spot e filmati di repertorio. È come costruire un palco ma non avere una band pronta a suonare. Occorre creare un trait d’union forte tra il luogo, l’esperienza del cliente e la tecnologia stessa per garantire un futuro prospero al nostro comparto”.
Sonia Re, Direttore Generale APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani
“Nel mondo dell’hotellerie e della ristorazione, è fondamentale rivedere come progettare gli spazi. Non si tratta più solo di offrire un’esperienza gastronomica, ma di costruire un ambiente che parla, che emoziona. La tecnologia diventa in questo contesto un alleato insostituibile, una voce narrante che aggiunge profondità e sfumature all’esperienza complessiva del cliente. Trascurarla è come ignorare una componente fondamentale della nostra capacità di coinvolgere e emozionare”.
Carlo Meo, Direttore scientifico del Corso di Brand e Retail Experience Design di Polidesign Politecnico di Milano
“Si parla ormai di “disegnare” il tempo delle persone prima ancora degli spazi, dare un tempo di qualità e di gioia. In questo contesto gli strumenti e i contenuti digitali sono una parte integrante dell’esperienza vissuta e si evolvono verso contenuti emozionali integrati con il design dell’interni”.
Ico Migliore, Architetto e Designer, Fondatore di Migliore+Servetto
“L’essenza della progettazione moderna è che la forma segue il contenuto, non più la mera funzione. Non si tratta più di estetica della fisicità. Non costruiamo più ‘luoghi’, ma ‘narrazioni spaziali’ costruite non solo di oggetti fisici, ma di parole, di azioni, di movimenti. È un’estetica della narrazione che supera di gran lunga l’estetica della mera fisicità”.
Massimo Moriconi, GM & A.D. Omnicom PR Group
“I brand destinati a prosperare nel lungo periodo comunicano autenticamente sia con la mente che con il cuore delle persone. Questo richiede una progettazione basata su metodologie tradizionali e neuroscientifiche, svelando aspetti sia razionali che inconsci. Emerge così un potenziale significativo nelle relazioni tra il brand e il pubblico, permettendo la creazione di contenuti in grado di influenzare la percezione del brand. Questa percezione condivisa dal pubblico contribuisce a consolidare la reputazione del marchio.”
Alberto Cominelli, Executive Director PMP®|MRICS Head of Project Management and Building Consultancy Italy CBRE | Project Management and Building Consultancy
“Gli spazi indoor sono il luogo dove si sublima l’esperienza umana, dove gli esseri umani si incontrano fisicamente, interagiscono e costruiscono legami. Ed è proprio qui che creiamo innovazione e facciamo nascere opportunità. Ecco perché la progettazione non può che partire dall’esperienza che vogliamo far vivere alle persone e, di conseguenza, la tecnologia ne rappresenta uno degli strumenti chiave”.