IN/Arch: necessaria una legge che promuova la qualità architettonica del Paese

Da molti anni nel nostro Paese si è consolidata la necessità di una Legge per l’architettura, nella considerazione che l’attuale quadro normativo non promuove adeguatamente la qualità degli ambienti di vita. A differenza di molti Paesi europei, dove all’architettura è riconosciuto un ruolo primario nelle strategie territoriali, l’Italia è ancora in attesa di un equivalente intervento legislativo.

Da oltre un anno l’Istituto Nazionale di Architettura IN/Arch, in collaborazione con esponenti europei, sta sostenendo la ricerca verso la definizione del “Codice europeo della progettazione teso alla qualità degli ambienti di vita”. In questo contesto, l’iniziativa del Sen. Nicola Irto, primo firmatario del disegno di legge che introduce disposizioni per la salvaguardia e la valorizzazione dell’architettura in Italia, con l’obiettivo di promuovere la qualità architettonica e disciplinare i processi di progettazione, attualmente in discussione al Senato, rappresenta un’opportunità cruciale per avviare un possibile programma operativo trasversale con cui innescare nuovi approcci culturali, normativi e attuativi, con particolare attenzione all’abitare e alle opere pubbliche.

Alcune iniziative a scala regionale, soprattutto la Legge per la Promozione della qualità dell’Architettura della Regione Campania, possono servire da traino e sollecitazione per riaprire la discussione e sostenere un’azione legislativa nazionale in questa direzione.

Il recente disegno di legge per l’architettura offre l’occasione per riaprire il dibattito pubblico e promuovere una più ampia consapevolezza collettiva oltre i ristretti ambiti disciplinari. Tra gli obiettivi prioritari la revisione del rapporto, oggi critico, con l’attuale Codice dei Contratti che ha fortemente ridimensionato il ruolo del progetto e delle procedure concorsuali.

Nella convinzione che una legge per l’architettura possa interagire con quella per la rigenerazione urbana e del territorio, legata ad una molteplicità di questioni ambientali tangibili e intangibili, l’apporto di IN/Arch è teso a dare l’avvio a un sinergico lavoro interattivo sul territorio. L’obiettivo è quello di modificare lo status quo del complesso normativo nel lessico e nelle intenzioni, restituendo un ruolo attivo alle istituzioni e alle comunità per favorire una visione condivisa e innovativa.

Gli incontri pubblici, promossi da IN/Arch Triveneto a Pordenone, da IN/Arch Lazio a Latina e da IN/Arch Campania a Napoli , in collaborazione con le Amministrazioni comunali, gli Ordini professionali degli Architetti, l’ANCE e l’INU, hanno registrato l’inizio di un dialogo politico-istituzionale e segnano la conclusione di una prima fase di confronto territoriale. Questi confronti offrono un contributo prezioso al percorso legislativo in corso, con l’ambizione di costruire un futuro in cui l’architettura sia protagonista della qualità della vita.