“ELLE DECOR GRAND HOTEL” è il progetto-installazione nato da un’idea di Elle Decor Italia, magazine internazionale di design e tendenze, allestito nelle sale di Palazzo Morando – Costume Moda Immagine, a Milano in via Sant’Andrea, oggi sede di un museo dedicato alla Città e alla collezione civica di Costume e Moda.
“L’idea di dar vita a ELLE DECOR GRAND HOTEL”, sottolinea Livia Peraldo Matton, direttore responsabile di Elle Decor Italia, “nasce dalla riflessione sull’evoluzione dell’hotellerie che abbiamo sempre affrontato e registrato sulle pagine del nostro magazine. Nel corso del tempo abbiamo infatti assistito a una vera e propria trasformazione nella progettazione degli alberghi. Sono nati i boutique e design hotel, si sono andati diffondendo progetti dalla forte identità, non solo perfetti sotto il profilo dell’ospitalità, ma anche luoghi di esperienze.”
ELLE DECOR GRAND HOTEL offre ai visitatori un percorso da sperimentare in prima persona, attraversando gli ambienti riservati alla convivialità, alla lettura, al wellness e all’ospitalità, liberi di curiosare tra camere, salotti, giardini. E’ firmato da due progettisti d’eccezione anche nel campo dell’hotellerie: Piero Lissoni, autore del progetto degli spazi pubblici concepiti come quelli di un “Hôtel Particulier”, e Patricia Urquiola che ha disegnato gli ambienti più privati, le “Stanzas”.
“Ho concepito un albergo che non fosse un albergo, piuttosto un ostello aristocratico”, afferma l’architetto e designer milanese Piero Lissoni, “semplicemente cambiando l’estetica degli spazi e usando la cifra stilistica di architetti italiani a cavallo tra XVI e XVII secolo, periodo particolarmente luminoso e di rigorosissime proporzioni architettoniche. L’intero progetto lavora su dei contrasti evidenti, classicità con modernità e la modernità che dialoga con la storia”. Gli ambienti che ha disegnato, chiamati con nomi francesi Accueil, Fumoir, Bibliothèque, Café & Restaurant, Séjour e Jardin, sono arredati con pezzi di design contemporaneo, che dialogano con facciate e interni di palazzi storici riprodotti con elaborazioni fotografiche a parete.
“Ho pensato alla camera del Grand Hotel”, afferma l’architetto e designer di origine spagnola Patricia Urquiola, “evitando di interpretarla come ‘stanza campione’ seriale e ripetitiva, bensì immaginandomi un susseguirsi di stanze come momenti sparsi di un racconto. Da qui l’ambiguità del titolo: ‘Stanzas’, che riecheggia come un termine spagnolo, ma che invece corrisponde alle varie strofe di ‘Stanzas in Meditation’ (1929), raccolta di poesie di Gertrude Stein, che mi sono tornate in mente mentre prendeva forma l’idea del progetto. Così, l’allestimento si articola in una serie di frammenti che interpretano le molteplici forme di vivere, intimamente, lo spazio della camera di un Grand Hotel: la stanza per 1, per 2, per 3, 4, 5… “.