Per la seconda rilevazione consecutiva, il calo dei prezzi degli immobili residenziali in Italia è da record: il -1,1% registrato nei primi sei mesi del 2017 dall’Osservatorio di Immobiliare.it è la nuova riduzione più contenuta degli ultimi tre anni. Confrontando lo scorso giugno allo stesso mese del 2016, i prezzi risultano scesi del 2,3%; ma rispetto a marzo 2017 il valore, in calo di appena lo 0,6%, rivela una solidità del mercato sempre più vicina.
A giugno 2017 il prezzo delle abitazioni italiane è stato pari a 1.918 euro al metro quadro, valore che però varia nelle tre diverse aree del Paese. Nonostante un’oscillazione semestrale più ampia (-1,5%) rispetto alla media nazionale, il Centro è sempre la zona più cara con prezzi medi pari a 2.305 euro al metro quadro. Al Nord la stabilità del mercato è più vicina che altrove: qui la cifra di 1.938 euro al metro quadro è il risultato di un calo di appena lo 0,7% nell’ultimo semestre ed è stato ancora più ridotto quello degli ultimi tre mesi (-0,4%). Il primo semestre si chiude per il Sud con un -1,4% dei prezzi immobiliari e la cifra media richiesta è stata di 1.606 euro al metro quadro.
Se per i costi rimane molto ampia la forbice dei valori nei piccoli e grandi centri del Paese, osservando l’andamento dei prezzi delle abitazioni le oscillazioni sono molto vicine fra loro. Nelle città italiane con più di 250mila abitanti il prezzo medio, a giugno, è stato pari a 2.549 euro al metro quadro, contro i 1.671 dei centri più piccoli. Negli ultimi sei mesi l’oscillazione dei valori è stata pari rispettivamente al -1,2% e -1,3%.
«La prima parte del 2017 ha confermato quello che ci aspettavamo dall’andamento del mercato immobiliare residenziale, con un aumento costante delle compravendite e prezzi delle abitazioni che lentamente si stanno avvicinando alla stabilità – dichiara Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it. – Il ritorno di interesse da parte degli investitori del mattone verso l’Italia ha portato a un’accelerata della ripresa nelle città più ambite come Firenze, Milano, Venezia e Bologna, dove i costi per gli acquisti di abitazioni risultano già in crescita.»
I capoluoghi di regione
Firenze rimane il capoluogo di regione più caro in Italia, con una media dei prezzi richiesti pari a 3.447 euro al metro quadro: come nell’Osservatorio relativo al 2016, anche nella prima parte del 2017 i prezzi delle case fiorentine risultano in aumento (+0,6% su base semestrale). I costi del residenziale tornano a crescere anche a Milano, seppur di poco (+0,2% nei primi sei mesi del 2017); il capoluogo lombardo rimane ancora terzo con i suoi 3.221 euro al metro quadro, ma accorcia le distanze nei confronti della seconda in classifica, che è Roma, con una media di 3.265 euro al metro quadro. Nella Capitale i prezzi degli immobili residenziali sono ancora in calo e hanno perso l’1,9% nel primo semestre 2017 e il 3,4% nell’ultimo anno.
Nonostante i valori siano mediamente stabili e abbiano perso solo lo 0,6% nell’ultimo semestre, Catanzaro è ancora il capoluogo di regione più economico, con una media di 1.123 euro al metro quadro. Ancora più prossimi alla stabilità i costi medi necessari per l’acquisto di un immobile a Campobasso, dove si pagano mediamente 1.179 euro al metro quadro, cifra in calo dello 0,1% nel primo semestre 2017. Scendono in modo evidente i prezzi delle case a Perugia: dopo un calo del 3,3% nei primi sei mesi dell’anno, la cifra media richiesta nel capoluogo umbro, pari a 1.247 euro al metro quadro, è la terza più economica fra i capoluoghi di regione.
Le migliori performance del mercato residenziale, oltre che nelle già citate Firenze e Milano, si sono registrate a sorpresa anche a Potenza, dove negli ultimi sei mesi i valori risultano in aumento del 5,6%. Confrontando giugno 2017 con dicembre 2016, i prezzi delle abitazioni sono saliti dell’1,9% a Venezia e dell’1,6% a Bologna.