Con un fatturato aggregato di 29,45 milioni di euro per il primo semestre 2020 e un fatturato aggregato annuo stimato di 90 milioni, RE/MAX Italia prevede per l’anno in corso, nonostante l’attuale scenario, un incremento del giro d’affari complessivo del 12,5% rispetto al 2019. Andamento crescente anche in ambito di reclutamento, con un +3,5% di nuove agenzie e un +13% di nuovi agenti semestre su semestre, con una previsione di aumento degli affiliati del 20% su base annuale.
Dati in controtendenza rispetto a quanto rilevato dall’Osservatorio Nomisma che nel 2° Rapporto sul mercato immobiliare 2020 preannuncia una contrazione importante delle transazioni immobiliari, a fronte di una significativa battuta d’arresto del primo trimestre a cui si aggiunge la débacle del secondo trimestre.
“A gennaio/febbraio abbiamo iniziato l’anno sull’onda del successo del 2019. Con il lockdown e la chiusura delle nostre agenzie, abbiamo da subito registrato una battuta d’arresto importante, anche se proseguendo parte dell’attività in smart working nei mesi di marzo e aprile abbiamo messo a segno un -50% rispetto all’anno precedente”, spiega Dario Castiglia CEO & Founder di RE/MAX Italia. “Sicuramente un risultato negativo, che si può tuttavia considerare positivo se valutato nello specifico contesto della situazione in cui ci siamo trovati ad operare”. L’attività del network di RE/MAX Italia, infatti, non si è mai interrotta sfruttando il periodo di massima emergenza per il recruitment e la formazione della rete. “Il 4 maggio, anche grazie alle nostre iniziative di sensibilizzazione, siamo stati tra le prime attività a tornare operative, portando a compimento trattative già in progress”. Buoni quindi i risultati conseguiti da RE/MAX nel mese di maggio, di gran lunga superati da quelli messi a segno a giugno, che ha battuto, anche se di poco, gli esiti già positivi di giugno 2019.
Andamento positivo foriero di prossimi acquisti/vendite anche per 24MAX, società di mediazione creditizia del Gruppo RE/MAX, che nel primo semestre ha messo a segno una crescita di oltre il 50% del volume di mutui raccolti ed erogati rispetto al totale dell’intero 2019, per un valore complessivo di 90 Milioni di euro. Un’effervescenza in linea con il trend positivo registrato dal Barometro CRIF che a giugno segnala un aumento delle richieste di mutui immobiliari da parte delle famiglie italiane del 13,3% rispetto al corrispondente mese del 2019.
“Lo scenario attuale – prosegue Castiglia – fotografa un mercato immobiliare in fermento. Il mattone, da sempre considerato dagli italiani un bene rifugio, sarà sicuramente un catalizzatore della liquidità. Trend rafforzato dai bassi tassi e da condizioni favorevoli del mercato. La domanda si sta orientando verso piccoli tagli prediletti come investimento e tri e quadrilocali per famiglie che manifestano la necessità di spazi abitativi più confortevoli”. Qui entra in gioco il ruolo sempre più fondamentale degli agenti immobiliari percepiti dai consumatori non più solo come professionisti a cui affidarsi, ma anche come facilitatori del processo di vendita/acquisto a fronte delle attuali normative in fatto di distanziamento sociale.