A partire dal 2015, con la condivisione da parte dell’ONU dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, “vivere green” è diventato una scelta obbligata. Ma a che punto è l’Italia? Sebbene il Bel Paese si attesti alla diciannovesima posizione nella classifica europea sull’attuazione degli SDGs – Obiettivi di sviluppo sostenibile – rispetto alla ventitreesima del 2021, il rapporto annuale di Asvis fotografa un’Italia dove i passi da compiere sono ancora molti, soprattutto per ridurre lo stress idrico e ambientale.
Preservare la salute del nostro Pianeta è un obiettivo globale che richiede azioni sistemiche da parte delle istituzioni, della pubblica amministrazione, ma anche delle singole unità immobiliari. In questo scenario, sono proprio i condomìni a poter dare un primo contributo in termini di ecosostenibilità: migliori sono le pratiche di gestione condominiale, infatti, meno sarà l’impatto delle singole famiglie sull’ambiente. Con un occhio attento sul oltre 2.300 studi di amministrazione condominiale e su 100mila condomini sul territorio nazionale, VeryFastPeople, società di consulenza e assistenza personalizzata rivolta agli amministratori condominiali, invita i condomini ad adottare alcune best practice eco-friendly all’insegna dell’abitare sostenibile.
1. Plastic free: l’Italia è ormai attiva nella progressiva eliminazione e sostituzione della plastica con materiali alternativi e anche nelle aree condominiali, il tema plastic free è diventato una situazione critica da gestire. Per ridurre i costi e l’impatto ambientale di questo materiale inquinante nel proprio condominio, è possibile installare, ad esempio, una “casa dell’acqua”. In media, questo servizio eroga 2.500 litri al giorno, con una riduzione giornaliera di 1.700 bottiglie di plastica e un risparmio annuo di oltre 300 euro per famiglia.
2. Efficientamento energetico: il Pianeta sta esaurendo gran parte delle risorse non rinnovabili. Nei prossimi decenni, infatti, le famiglie vedranno un aumento dei costi talmente alto da non consentirne l’accesso. Non solo, entro il 2050 si stima che le risorse non rinnovabili saranno totalmente esaurite. Dotare i condomini di addolcitori d’acqua, per esempio, è uno dei primi sistemi da adoperare per efficientare l’utilizzo energetico di un immobile: l’acqua addolcita, in assenza di calcare nelle tubazioni, consente di usare meno gas per il riscaldamento sia dell’acqua che dei locali. Anche l’installazione di pannelli fotovoltaici può fare la differenza in termini di risparmio energetico e di spese condominiali: avvalersi di un impianto di questo tipo, in grado di alimentare ascensori, luce vani scale e riscaldamento condominiale, può consentire un abbattimento dei costi fino al 50% sulla bolletta.
3. Smaltimento rifiuti: la raccolta differenziata intelligente è ormai un obbligo di ogni unità immobiliare. Essa favorisce il riciclaggio e la riduzione degli sprechi preservando l’ambiente, ma una sua cattiva gestione, unita alla poca sensibilità sull’impatto ambientale dello smaltimento dei rifiuti, comporta sanzioni amministrative molto alte che pesano su tutti i condomini. Basti pensare che in Italia le multe possono arrivare ad un importo di 620 euro, in base alla violazione. Dal momento che risulta impensabile identificare un singolo trasgressore, onde evitare che le multe ricadano su tutte le famiglie, una possibile soluzione consiste nel posizionare una telecamera in prossimità dei luoghi di raccolta della spazzatura, permettendo così al condominio di segnalare l’episodio alle autorità di competenza. Nel rispetto delle normative sulla privacy, previa accettazione unanime durante l’assemblea condominiale, l’amministratore potrà apporre un cartello in un luogo visibile e in prossimità della telecamera. I filmati poi saranno custoditi dall’amministratore condominiale che potrà visionarli e conservarli per il tempo strettamente utile.
4. Mobilità sostenibile: la promozione di modalità di trasporto sostenibili anche in ambito condominiale, come l’uso della bicicletta o il car sharing, può ridurre l’impatto ambientale legato all’uso eccessivo dei veicoli privati.
5. Educazione e sensibilizzazione: promuovere la consapevolezza tra i residenti riguardo all’importanza delle pratiche sostenibili può contribuire significativamente a cambiamenti positivi nei comportamenti quotidiani dei condomini.
“In Italia esistono circa 1 milione di condomini abitati da circa 14 milioni di famiglie: immaginate se ogni condominio agisse nel rispetto del Pianeta quante cose potrebbero cambiare,” afferma Francesco Paini, cofondatore di VeryFastPeople. “Le potenzialità di un condominio sostenibile sono altissime e possono concorrere a ottenere risultati non solo in termini ambientali, ma anche economici. L’emergenza che stiamo vivendo è ormai una tematica assai complessa e, come un effetto farfalla, anche una singola azione può fare la differenza”.